Durante il mio percorso di ricerca sull’uso dei materiali sono sempre stata affascinata dall’idea di poter recuperare e dare nuova vita ad oggetti di uso quotidiano e materie oramai in disuso, o comunque destinati ad essere distrutti. Ho provato a re-inventare un nuovo uso per il cartone da imballo tramite un processo di decontestualizzazione e successiva sua risemantizzazione, coniugando l’idea di sostenibilità dei materiali al processo creativo. Da questa ricerca deriva il progetto, ”mutazioni” che utilizza la texture del cartone multistrato che è al tempo stesso supporto per il dipinto ma anche materia pittorica tridimensionale.
I colori monocromo uniti alla rappresentazione di forme elementari e la lavorazione della trama in un atto quasi scultoreo di sottrazione (rip out) della materia che con tagli e strappi permette di oltrepassare idealmente la superficie della “tela”, costituita dai fogli di cartone ondulato, trasfigurandone la forma e generando corpi ed atmosfere vibranti.
Trittico:

Sogno, non inteso come vana fantasia, fantasticheria o illusione ma come idealità. Sogno come energia, ovvero strumento primigenio del processo creativo








Le Architetture:



Grazie mille! ne sono contenta 🙂
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Molto belle: lo spazio aperto e i segni sono in perfetto equilibrio
Arriva l’essenziale delicatezza.
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Molto belle!
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